Illegalita’ da contrassegno illegale

Gli arresti, per detenzione di materiale audiovisivo sprovvisto del marchio Siae e illecitamente riprodotto per la vendita illegale. sono stati eseguiti soprattutto nei Castelli Romani” (via Corriere).
Ora, questi signori non saranno dei santi (sempre ricordando che esiste un principio di non colpevolezza), ma qualcuno mi spiega come si possono arrestare delle persone per detenzione (la duplicazione e’ un altro paio di maniche) di un qualcosa (i supporti) perche’ privi di un bollino dichiarato fuorilegge? Ma siamo impazziti?
Sempre che non ci sia stata notifica, nelle more…

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18 Responses to Illegalita’ da contrassegno illegale

  1. riccardo says:

    Guarda che nell’articolo si parla di contraffazione: il marchio è stato ILLECITAMENTE RIPRODOTTO. Per cui non vedo perché non dovrebbe applicarsi il 473 c.p.

  2. Daniele says:

    Io ci leggo che la riproduzione illecita riguarda il materiale audiovisivo (condotta che non coinvolge il contrassegno), non il contrassegno.

  3. riccardo says:

    Mi pare che tu leggi quello che ti pare. 🙂
    Nella parte di trafiletto che non riporti c’è scritto chiaramente: “4600 cd e dvd contraffatti a Frascati”. Il reato è la contraffazione (quindi sono stati contraffatti dei marchi o dei segni distintivi) e per la contraffazione è prevista la reclusione. Il marchio siae non c’era e al suo posto ce n’era uno contraffatto.
    Si sta parlando di ingenti quantitativi di cd pronti per la vendita (e dunque del tutto simili agli originali), non di due ragazzini presi col cd senza bollino.
    Scusa se mi permetto ma sei tu pazzo se pensi che qualcuno venga messo dentro perché trovato con un cd senza bollino siae. 🙂

  4. Daniele says:

    Tu mi sa che non conosci bene la materia o, almeno, non ha mai visto un procedimento di questo genere. La stampa usa spesso (in parte impropriamente) il termine “contraffazione” come quello, piu’ popolare, “taroccato”. Contraffazione e taroccamento sono sinonimi di falsificazione, direi.
    Il fatto e’ falso e’ realizzare qualcosa che non e’ genuino spacciandolo per tale (anche se la giusprudenza…).
    In questi casi, pero’, non viene mai contestato un reato di falso, ma diritto d’autore. E ci sara’ un perche’…
    Atteso che, in particolare dal 2000, il contrassegno ha, in parte, un improprio ruolo di “sigillo di autenticita’”, il discrimine tra vero e falso e’ proprio quello, non la genuinita’ in senso stretto.
    Dubito, poi, che nel caso concreto ci fosse un contrassegno falsificato. I casi sono piuttosto rari e, comunque, il testo della notizia non lo dice.
    Infine, ho charito che, probabilmente, quelli non sono santi, ma il ragionamento e’ diverso. Personalmente, tra l’altro, penso che la duplicazione assorba la detenzione. La prima, come avvertito, non coinvolge il contrassegno (per ovvi motivi), dunque e’ quello il titolo per una misura cautelare, non la detenzione che ha perso il fondamentale parametro del contrassegno.

  5. riccardo says:

    Sono davvero meravigliato da questo tuo modo di intavolare la discussione.
    Se hai la pazienza di farti un piccolo giro in rete anziché leggere un trafiletto (per me comunque sufficientemente esplicativo), scoprirai che si tratta di cd falsificati in tutto e per tutto e in grado, a detta degli inquirenti, di trarre in inganno anche l’acquirente più attento. Quindi non c’è dubbio che anche il contrassegno è stato falsificato.
    Se ad ogni osservazione che ti faccio devi rispondere “non capisci qui, e non capisci là”, secondo me non dai il meglio di te. Ma dopotutto sono fatti tuoi.

  6. Gianni says:

    Domanda:

    ma se il “contrassegno” (aka Bollino SIAE) è stato dichiarato fuorilegge, il fatto che sia contraffatto o meno cosa cambia a livello legale per chi ne viene trovato in possesso ?

    Soprattutto: perchè riportare nella notizia questo particolare, facendo “intendere” che abbia un qualche rilievo, se poi così non è ?…

  7. riccardo says:

    @ Gianni
    Fino a che la legge non viene modificata il bollino siae non è fuori legge.
    La legge c’è e starà al giudice eventualmente disapplicarla sulla base di quanto detto dalla corte europea.

    Inoltre, il reato di contraffazione si configura nel momento in cui un marchio (foss’anche il mero marchio siae) viene contraffatto, indipendentemente dalla l’obbligo o meno della sua apposizione su un supporto!
    Non facciamo confusione su questo.

  8. Daniele says:

    Se per fuori legge intendiamo contrario alla legge, il contrassegno lo e’. E cio’ discende da “leggi” come il Trattato UE e le direttive del caso.
    Per il resto, ho fatto qualche ricerchina, ma non ho trovato conferma della falsificazione.
    Che non posso certo escludere a priori, piuttosto l’esperienza insegna che, normalmente, non e’ cosi’.

  9. Daniele says:

    @ Gianni
    Se uno viene trovato in possesso di supporti senza contrassegno, dubito che gli si possa contestare qualcosa, atteso che il contrassegno, come norma tecnica, non e’ stato notificato alla Commissione (dunque, non puo’ essere contestato al privato) mentre norme con il 171-bis e il 171-ter si fondano, relativamente a molte condotte, sul contrassegno come unico fattore determinante la liceita’ della condotta stessa.
    E’ un bel pasticcio, secondo me. Perche’ continuiamo a chiudere gli occhi su un fatto cosi’ importante e determinante, atteggiamento che temo portera’ al collasso della normativa. Basterebbe notificare la norma tecnica oppure cambiare la legge senza farla ruotare intorno al contrassegno (come accade in tutti i paesi UE).

  10. Daniele says:

    @ Gianni
    Ecco, per la verita’ potrebbe starci una ricettazione, un incauto acquisto, un 174-ter l.d.a. (dipende un po’ dai casi). Ma, francamente, penso che il giudizio sul contrassegno abbia destabilizzato molto l’impianto della legge.

  11. Gianni says:

    Grazie per le risposte,

    la cosa che mi lascia un pò perplesso è il fatto che l’ultima sentenza “anti-bollino” sul sito di Altalex risale al 15.02.2001 (• Trib.Roma: CD senza bollini Siae – assoluzione per stato di necessità (Zaleuco)).

    Per altro la notizia non è più disponibile, o almeno la pagina non risulta raggiungibile.

    Trovo un pò strano che dal 2001 a oggi non ci sia stato nemmeno un pronunciamento ufficiale (italiano) inerente alla vicenda, anche considerando il notevole impatto che questo avrebbe sul lato finanziario per i privati e le aziende del settore.

  12. Daniele says:

    @ Gianni
    Quella di Roma 2001 mi sembra riguardasse aspetti diversi. O sbaglio?

  13. Gianni says:

    Sinceramente non ricordo, l’avevo letta di sfuggita tempo fa perchè sulla vicenda bollino-SIAE ho in progetto una piccola tesina, però mi ero ripromesso di dare un’occhiata più esaustiva quando avessi iniziato a fare il lavoro.

    Invece l’articolo non è più raggiungibile.

    Resta comunque la perplessità sul fatto che non riesco a trovare altro materiale di rilievo su Altalex (in genere è molto aggiornato), a parte la notizia che tu stesso hai linkato sulla bocciatura da parte della Corte di Giustizia qui sul blog.

  14. Daniele says:

    Mi riferisco a quella del dott. Gennaio Francione. Caso suggestivo, ma un po’ isolato (su un aspetto molto particolare e insolito).
    Sul contrassegno, noto che nessuno o quasi ne ha parlato. Ho letto qualcosina su Punto Informatico e la SIAE, addirittura, racconta storie
    http://www.siae.it/edicola.asp?click_level=0500.0100.0200&view=4&open_menu=yes&id_news=6160

  15. Gianni says:

    Loro chiaramente hanno tutto l’interesse (economico / immagine) a mettere la discussione su un certo piano.

    In ballo dopotutto c’è la percezione collettiva riguardo al fatto che il bollino sia o meno un obbligo per legge e “morale”.

  16. . . says:

    @amico tesista:
    occhio, ché la ratio decidendi di Trib. Roma 15/02/01 (mi risulta anche Trib. Roma 18/03/05, non so se sempre di Francione) è stata smentita e capovolta da:

    -Cass Sez. VII 15/5/06 [ord]
    -Cass. Sez. III 26/04/06

    purtroppo pare solo su CED e massimate su banche dati (nella specie Foro It)

  17. Gianni says:

    grazie per la nota 😉

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