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NextQuotidiano > In che senso la diffamazione su Facebook è “a mezzo stampa”

(pubblicato su NeXtQuotidiano del 10 giugno 2015)

Sgomberiamo subito il campo da ogni equivoco: Internet non è stampa e neppure Facebook lo è.

La recente sentenza della Cassazione, che molti hanno commentato malamente, sembrerebbe per fare il titolone, in realtà dice cose diverse.

Di certo, chi crede che i social network garantissero l’impunità per contenuti diffamatori si sbaglia di grosso. E dovrebbe essere diversamente?

 La Suprema Corte dice soltanto, come già fatto altre volte, che Facebook (anche se non precisa meglio) è un “mezzo di pubblicità” perché ha potenzialità diffusive elevate e, pertanto, una diffamazione per esso veicolata merita una sanzione più elevata rispetto ad un altro contesto (es.: una riunione condominiale) e al pari della stampa.

Tutto qui, si può essere d’accordo oppure no, ma la Cassazione non ha detto che Internet è stampa, proprio no.

Del resto, se i tanti articoli avessero linkato la pronuncia, non ci sarebbe stato bisogno di spiegare.

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Iperattività parlamentari

Questa volta scrivo qui, soltanto per il mio blog, perché, intanto, quello che devo scrivere non è di grande attualità. Gli eventi si succedono rapidissimi ed io non riesco a starci dietro, specie senza fonti primarie immediatamente a disposizione. E, comunque, molti (forse troppi) ne stanno già scrivendo.

Disegno di legge “salva-Sallusti” o “ammazza-blog”, a seconda da come lo si veda.

Conosciamo il testo base (S-3491), quello presentato da Vannino Chiti, Maurizio Gasparri e cofirmato da altri. Poi, sappiamo anche che è stata presentata una messe di emendamenti, sia in Commissione che in Aula, dove il ddl è appena approdato.

Limitiamoci a quelli presentati in Commissione. A me è balzato subito agli occhi un fatto che credo sia rilevante: il numero, elevatissimo se si considera che il ddl è partito con soli due articoli, di emendamenti presentati dagli stessi Senatori.

Facciamo una top 5, partendo dalle posizioni più basse:

    5) Malan e Mura a pari merito – 27

    4) Mazzatorta – 29

    3) Maritati – 33

    2) Casson – 39

E qui mi fermo per un po’ di suspance… Io credevo che l’iperattività di Casson, coi suoi 39 emendamenti, fosse già eccezionale (e anche un po’ preoccupante, per la verità). E, invece, mi sono dovuto ricredere perché…

    1) Vita, Vincenzo Vita – 47!
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ZeusNews > A casa dell’imputato (2)

Ho scritto una cosa per ZeusNews sull’argomento dell’altro giorno, quello della competenza in caso di diffamazione telematica. In linguaggio meno legalese, ma penso un po’ più approfondito. Se avete due minuti…

(da ZeusNews del 2 maggio 2011)

Che le regole giuridiche “tradizionali” non fossero sempre facilmente applicabili alla Rete lo si sapeva praticamente da sempre. E una recente pronuncia della Cassazione ce lo conferma. Il fatto è che, pur allergica alle regole, la Rete meriterebbe qualche certezza in più, almeno da parte degli interpreti. (altro…)

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A casa dell’imputato

Prima o poi doveva succedere. Se non v’è certezza sul luogo di consumazione del reato di diffamazione telematica e non vi è un orientamento univoco (il mitico “luogo del server”? il domicilio della persona offesa? il luogo dell’immissione del documento, ecc.) è ovvio che i tribunali litighino (si fa per dire) tra loro per celebrare il processo. E’ il conflitto “positivo” di competenza per territorio, alla fine risolto dalla Cassazione con una sentenza (la n. 16307/2011) depositata proprio oggi (visibile QUI).
Ma la Suprema Corte, in realtà, ha tagliato corto. Pur ricordando i vari orientamenti seguiti dalla giurisprudenza (anche civile), si è arresa alla quasi impossibilità di utilizzare criteri oggettivi (nonché unici e predeterminati) affermando la piena operatività dei criteri suppletivi fissati dall’art. 9, comma 2, c.p.p. e concludendo, nel caso concreto, per la prevalenza della residenza, della dimora o del domicilio dell’imputato (o indagato).
QUI il commento di Chicco Micozzi il quale ritiene che un’occhiata ai log possa aiutare a trovare ciò che per la Cassazione è difficilissimo provare. Io sono meno convinto di ciò, non per l’impossibilità tecnica, ma per la breve (almeno dovrebbe essere tale) persistenza dei log del server.

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