“Intercettazioni” in auto: così parlò la Cassazione

Nei giorni scorsi, la stampa ci ha proposto una notizia molto interessante. Allarmante, per alcuni. Il titolo di Quotidiano.net: “Si possono intercettare le conversazioni in auto“.
Ero piuttosto scettico, perché non mi quadravano alcune cose. Poi, però, ieri ho potuto leggere la motivazione della sentenza citata e mi sono convinto che, malgrado il tono sensazionalistico, la stampa ha riferito abbastanza correttamente.
Il provvedimento è molto chiaro, ma, per comodità, lo riassumo:
– gli artt. 617-623-bis c.p. non sono pertinenti in quanto riguardano comunicazioni a distanza, dunque sanzionano “vere” intercettazioni (i.e.: captazioni poste in essere da un soggetto diverso dagli interlocutori);
– l’art. 615-bis c.p. (Interferenze illecite nella vita privata) riguarda esclusivamente abitazioni e altri luoghi di privata dimora (piaccia o no, un’auto parcheggiata sulla pubblica via non appartiene a questo genere);
– la disciplina sulla privacy non rileva in quanto il trattamento illecito è fatto ulteriore rispetto alla mera installazione dei dispositivi contestati.
Direi che è tutto condivisibile anche se, in effetti, il buco legislativo c’è.

Posted in Privacy e dati personali.

2 Responses to “Intercettazioni” in auto: così parlò la Cassazione

  1. Gianni says:

    Quindi se domani istallo una bella microspia nell’auto di un politico e poi pubblico su un quotidiano tutti i suoi dialoghi con terzi… ?

    Mi sa tanto che appena entra il prossimo Governo (quale che sia) il “buco” verrà colmato con una colata di cemento a presa rapida.

  2. mfp says:

    E infatti la colata di cemento e’ arrivata (“legge bavaglio”) con tanto di benedizione divina:

    https://www.minotti.net/2008/09/30/ausiliari-e-intercettazioni/

    Da cui scopro (e chiedo conferma sul Concordato):

    “Già oggi se l’autorità giudiziaria vuole mettere sotto controllo i telefoni o installare una cimice a casa di un vescovo deve, secondo il Concordato, avvisare la Santa Sede.”

    Quindi da oggi in poi per essere intercettato pretendo che si avvertano mia mami, mio papi, il mio amichetto del cuore, e la mia concubina. Possibilmente anche il mio avvocato e il mio spacciatore. Sono la mia Santa Sede (ie: dove tengo le chiappe al sicuro).

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *