Formazione in affanno – UPDATED

Si comincia tra poco, dal 1° gennaio. O, meglio, e’ gia’ cominciata, come spieghero’ poi.
Parlo della formazione permanente (e obbligatoria) degli avvocati.
Il regolamento,* per la verità, ha gia’ subito due importanti modifiche: una buona (eventualmente, soltanto neutra), l’altra cattiva.
La prima (in realta’, soltanto una mezza novita’ non direttamente riguardante il regolamento) fissa, chiamiamola cosi’, la “retroattivita’” del periodo di formazione. I crediti per il triennio 2008-2010 sono iniziati a maturare gia’ da questo settembre. Tre mesi di bonus, in sostanza. E’ una buona notizia, ma la dice lunga sulla disorganizzazione della nostra categoria (diversi organismi avevano iniziato a dispensare crediti sin da giugno, in forza di chissa’ quali norme).
La seconda novita’, quella cattiva, e’ che la “copertura” di CNF, CdO e Cassa Forense potrà avvenire anche per silenzio-assenso decorso il termine brevissimo di quindici giorni (cfr. art. 3, comma 4).
Una regola incomprensibile, introdotta soltanto dopo l’estate, che aprira’ le porte a formatori incompetenti. Sento puzza di business… Che non e’ il diavolo, ma, almeno, gli affari si facciano in modo trasparente, specie se vanno a toccare le tasche dei colleghi. Si’ perche’ per quello che si puo’ vedere sul sito del CNF, pochi CdO hanno le idee chiare e un minimo di programma di eventi gratuiti. Mentre alcuni organismi privati e commerciali si sono gia’ mossi alla grande…
 
(*) Singolare che, almeno se non mi sbaglio, il regolamento aggiornato non sia disponibile sul sito del CNF che pubblica soltanto la prima versione. Mi ha salvato Altalex.
Aggiornamento del 18 dicembre 2007, ore 12.22: In effetti, il CNF pubblica il regolamento ultima versione. "Perso" in una circolare e in un pdf pesantino.
Posted in Avvocati.

3 Responses to Formazione in affanno – UPDATED

  1. herrdoktor says:

    no, non credo il silenzio assenso sia una cosa negativa. anzi. Credo si temesse (a ragione) che i corsi venissero assegnati ai “soliti noti”. In questo modo (e con l’obbligo di motivare) sencondo me si stimolano gli ordini a predefinire criteri più dettagliati di accreditamento.
    Poi il mercato farà il resto … tra l’altro è un mercato ‘esperto’, no

  2. Minotti says:

    Ah… io spero proprio che sia come dici tu, ma sono pessimista per natura su questi argomenti.
    Fa il gioco del business e, poi, quel termine mi sembra un po’ troppo breve…

  3. herrdoktor says:

    beh, se qualcuno vuol fare del “business” ben venga: l’importante che rimanga ampia libertà di scelta e credo che la riforma vada proprio in quella direzione. Sarebbe molto peggio se la norma ponesse sbarramenti all’entrata, con la conseguenza che – inevitabilmente- gli “amici degli amici” farebbero poca fatica ad entrare mentre quelli bravi e senza amici ….
    No, in un mercato “maturo” (o quanto meno esperto) meno vincoli d’ingresso ci sono, meglio è: del resto “il tempo è denaro”, ma per davvero, e l’avvocato che avesse la possibilità di scegliere tra un corso interessante e uno meno sceglierebbe senz’altro quello interessante. Certo che se l’unico corso a catalogo fosse e quello dell’amica (o della figlia o del genero) del presidente dell’Ordine locale ……

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