Quando non si vuole capire

Leggo sul Messaggero Veneto un breve pezzo sullo scrocco di wi-fi con annessa mini intervista a Romeo Tuliozzi, responsabile della Postale di Udine.
Si dicono due cose che gia’ sappiamo in molti, ma che e’ bene ricordare:
– che se non si ha una flat, l’azione dello scroccone puo’ costarci molto cara;
– che lo scroccone, a volte, e’ uno che si vuole nascondere dietro la titolarita’/identita’ della connessione per fare paciughi vari sostanzialmente a nome nostro.
Il consiglio: proteggere la rete wi-fi. Banalissimo eppure giustissimo.
Malgrado cio’, c’e’ qualcuno che critica questo poliziotto quando prospetta perquisizioni e sequestri (pur ingiusti) a carico del titolare della linea. Beh… si tratta chiaramente di persone che vivono un po’ in un mondo loro.
Se lascio le chiavi in macchina, me la possono rubare. In qualche remotissimo caso potrebbero anche prenderla in prestito per commettere un reato con la mia targa. Questo lo capiamo tutti, con l’informatica occorre fare gli altruisti a tutti i costi, altrimenti non sei un "vero" informatico/telematico.
Se vogliamo fare i foneros, facciamolo con competenza e sicurezza. Il resto e’ follia, autolesionismo, irresponsabilita’.

Posted in Reati informatici.

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