Tag Archives: identità digitale

Autopromozione > Identità digitale e diritto penale

Il 27 sono a Milano per dire la mia ad un convegno su un bel po’ di cose. Io parlerò di identità digitale, penalisticamente, anche per fare il punto sul “furto d’identità”, una bruttissima espressione che, purtroppo, è entrata anche nel linguaggio del legislatore.
Il convegno è  organizzato da Data System Group.

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Autopromozione > Sans papier… l’identità digitale

Il 14 novembre sarò a Pordenone a parlare di identità digitale e diritto penale.
Come da titolo, l’oggetto del convegno è decisamente più ampio e, soprattutto, ci saranno relatori ben più importanti di me.
Pordenone è una città gradevole, ricca di fervori culturali e questo è l’ennesimo esempio.
Un ringraziamento a tutti i soggetti che organizzano/patrocinano l’evento.
QUI il programma.

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Neologismi, soliti problemi

Qualcuno lo ha chiamato vademecum della nuova legge sul femminicidio (dopo la conversione del decreto-legge), ma, in realtà, si tratta di un documento nettamente critico, non meramente esplicativo.
Proviene dall’Ufficio massimario della Corte di Cassazione e, in effetti, viviseziona un testo non sempre chiaro e rigoroso come dovrebbe.
Le nuove norme prevedono anche un’aggravante al reato di frode informatica. Da parte mia, non amo espressioni come “furto d’identità”, “identità digitale” e simili anche perché non potendosi innestare su un certo sostrato, linguistico e giuridico, non possono entrare a far parte della nostra cultura.
Ma tant’è che le espressioni d’oltreoceano  sono sempre tanto suggestive…

P.S.: Curioso che una definizione di “furto d’identità” in realtà spunta miracolosamente fuori.

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123privacy

I più attenti al tema privacy da tempo si interrogano sulla legalità di 123people, “motore di ricerca di persone” capace di ricostruire le “identità digitali” attingendo informazioni dalla Rete, sembrerebbe in particolare dai social network.
Da sempre la soceità viennese che gestisce il servizio si “difende” affermando che esso consiste in un mero motore di ricerca che evidenzia dati trattati da terzi. Sul punto, va riconosciuto che le FAQ sono molto esaustive.
Detto ciò, non si può negare che “chi è causa del suo male, pianga sé stesso” e che, dunque, tutti dovremmo fare più attenzione a cosa mettiamo in Rete.
Molto interessanti i risultati di un sondaggio lanciato proprio da 123people di cui si parla in un articolo pubblicato dal Sole.

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