Category Archives: Personali (i.e.: OT)

Tappo di sughero o a corona?

L’architettura mi piace molto, così sono finito a leggere una notiziola su Repubblica.
Nella gallery riguardante il premio per il più bel grattacielo (prima immagine QUI) leggo testualmente:
Il World Financial Center di Shangai, il secondo edificio più alto del mondo, è stato nominato miglior grattacielo portato a termine quest’anno. “La semplicità della sua forma e la sua mole drammatizzano l’idea di grattacielo”, spiega Carol Willis, del Council on tall buildings and urban habitat, il gruppo di architetti ed ingegneri che ha assegnato il riconoscimento. La torre di Shangai è stata progettata dallo studio di architettura Kohn Pederson Fox Associates, con sede centrale a New York e viene chiamata spesso “il cavatappi” per via del suo disegno “attorcigliato”.“.
Guardatevi l’immagine. Ma son scemo io o cosa?

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Alfie

“I know there’s something much more,
something even non-believers can believe in.
I believe in love, Alfie.
Without true love we just exist, Alfie.
Until you find the love you’ve
missed you’re nothing, Alfie”.

Stasera, Burt, da Fazio. Ora potrebbe piacere anche a Mantellini che mi ha sempre preso in giro…

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Sanremeide – UPDATED

Di diritto ho poco da dire. Mi do al ludico con un elenco di canzoni sanremesi (in concorso) per me storiche (eventualmente, anche per l’esibizione).

– Per Elisa, Alice (1981)
– Vacanze Romane, Matia Bazar (1983)
– Re, Loredana Bertè (1986)
– Gli uomini non cambiano, Mia Martini (1991)
– Still life, Grace Jones (1991) (che era la versione inglese di Vecchio, Renato Zero)
– Just Tell Me Why, Dee Dee Bridgewater (1991) (versione inglese di Perché lo fai, di Marco Masini che nella – – sua originale, per la verità, era drammaticamente più esplicito)
– La terra dei cachi, Elio e le Storie Tese (1996)
– E dimmi che non vuoi morire, Patty Pravo (1997)
– Giorgia, Di sole e d’azzurro (1991 2001)
– Basterà, DB Boulevard (2004) (che è un po’ una ruffianata perché sul palco c’era un amico mio… vediamo se indovinate – non si tratta di Bill Wyman http://it.youtube.com/watch?v=xiYoup2UfV8)
– Ti regalerò una rosa, Cristicchi & Cammariere (2007)

La lista è chiaramente incompleta, so di averne dimenticate di memorabili, ma se volete aggiungere nei commenti…

AGGIUNTE (suggerite, evocate, ecc.):
– Tutto quello che un uomo, Sergio Cammariere (penso sia giusto citarlo, malgrado tutto; sara’ apprezzato, penso; accantono ma non dimentico la musica che mi piace)
– Fiumi di parole, Jalisse (1997) (proposta da Bubbola nei commenti, come dargli torto?)
– Almeno tu nell’universo, Mia Martini (1989)

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Svolta storica degli Oasis

Niente droga nell’ultimo album. Sfonderemo nel mercato religioso“.
Arrivate tardi, almeno qui da noi…

Bah…

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Grammatica

Ti scrive uno studente. In gamba, che sta preparando la tesi.
Incidentalmente (parlando d’altro), gli dici, testualmente, “per il resto, non me ne volere, ma po’ si scrive come l’ho appena scritto e non pò (e’ elisione)” (*pò* è stato scritto diverse volte).
Risponde dandoti improvvisamente del Lei, dicendo che senza le tue lezioni di grammatica non saprebbe proprio come fare.
Che dite? Qual è la voglia di imparare?
Bah…

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Ladies and Gentlemen: the Google-HTC G1 – UPDATED

Sto guardando la conferenza di presentazione del Google G1, il cd. “Dream” con Android, anche cd. “Googlephone”.
Non ho molti post “geek” in questo blog, ma la sfida con iPhone (che, secondo me, non c’è più di tanto) rende la cosa appassionante.
Più tardi, quando riuscirò a vedere tutte le caratteristiche, qualche UPDATE.

Aggiornamento del 25 settembre 2008: avevo promesso un aggiornamento-approfondimento. Per una volta, mi sono divertito a fare una sorta di prova-confronto su questioni tecniche (ed è stato molto divertente). E’ un po’ lunghetta, dunque ho spezzato la visualizzazione del post.

(altro…)

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Ducati 996

L’unica cosa che salvo, a pieno titolo, di Matrix (no, non sono un ammiratore della Bellucci e tutto il contesto è realmente ridicolo, anzi di più).

P.S.: Quel forcellone monobraccio è da dare testate sull’asfalto tanto è bello.

P.P.S.: Il titolo è stato cambiato perché Pseudotecnico mi ha fatto giustamente notare che si trattava di una 996 e non di una 998.

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Stefano Rosso

Mai amato gli spinelli e tutte le droghe, sopra e sotto, ma il tributo viene dal mio cuore, quanto meno per le emozioni che ricordo, che mi ha saputo dare.
Buon viaggio, semmai ci vediamo.
Ciao.

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Touchée

Allora, mi son detto che dovevo avere un’opinione della cosa. Poi, però, ho pensato che non è obbligatorio avere un’opinione su tutto. La mia libertà è anche non averla (l’opinione). Rivendico il diritto di tenermi il cervello un po’ in stand-by.
Alla fine ho un po’ ceduto e penso che, indipendentemente dall’opinione nel merito che io non voglio avere, ogni singola parola di un politico su questa vicenda è un furto di tempo a danno del cittadino per le note e urgenti cose di cui i politici, di ogni parte, dovrebbero occuparsi.

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E’ morto Wright

E’ morto Wright.
Ma Wright chi? Ah, sì, quello lì… il tastierista dei Pink Floyd, Richard Wright from London. E io che pensavo che i Pink Floyd fossero soltanto Waters e Gilmour…
Il primo, “padre-padrone” del gruppo (sino ad un certo punto), sembrava il genio pazzo capace di creare The Wall per ficcarcisi definitivamente dentro (penso sia ancora sperduto in quegli incubi). Ma quella faccia vagamente lombrosiana, specie in gioventù, mi ha sempre fatto un po’ impressione.
Poi c’era Gilmour, l'”immagine”, con quella sua chitarra, con quel modo unico di suonarla anche se Waters ne ha detto peste e corna.
Mason? Non mi ha mai fatto impazzire. A parte la maschia esibizione di bacchette sulla foto di un disco che non ricordo (che sarà costata qualche ettaro di foresta) e quando zompava sul palco a suonar tamburi sospesi, come batterista è sempre stato incolore. Sembrava più un percussionista.
Syd Barret, se non consideriamo che fu tra i fondatori, ce lo ricordiamo più per l’album che gli hanno dedicato. E’ morto anche lui, due anni fa, pazzo, più pazzo di Waters.
E infine Wright, quello che ha scritto The Great Gig in The Sky (che mi viene la lacrimuccia mentre sto ascoltanto sull’iPod i vocalizzi di Clare Torry, di fatto co-autrice), nella definizione di Max Cavassa una sorta di moderno canto del cigno.
E’ morto Wright.
E io sono parecchio arrabbiato.
Primo perché, ultimamente, di fronte alla morte provo più rabbia che tristezza. Che sia la classica ribellione a Dio?
Secondo perché, come un lampo, mi tornano in mente quelle sessioni di ascolto al buio che facevamo con mio fratello e i suoi amici, al limite, con le luci psichedeliche. Io ero l’addetto a “giro del vinile”. Non torneranno e c’è rabbia, non mi va più di essere malinconico.
Terzo perché mio fratello me l’aveva detto di andare con lui a vederli e io me ne sono rimasto a casa, probabilmente a correre dietro a qualche gonnella.
Sì, direi proprio quel concerto di Venezia che tra un po’, suoni e luci, la fanno affondare. Così denunciavano, almeno. Quel concerto dove c’era, tra le prime volte, il maiale volante (da Animals?), quello che tempo fa è proprio volato via, ma poi l’hanno ritrovato, un po’ strapazzato.
Mi sa che anche Wright è volato via, dubito che lo ritroveranno.
E’ morto Wright.
I’m not frightened of dying, anytime will do, I don’t mind… Why should I be frightened of dying? There’s no reason for it, you gotta go sometime“.

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