R.I.P.

Francesco era un mio cliente, di quelli ormai storici. Conosciuto circa dieci anni fa quando aveva gia’ fatto buona parte di quello che doveva fare.

Non uno stinco di santo se confrontiamo il suo comportamento con i dettami della legge penale, ma un bravo ragazzo.

Aveva anche la faccia tosta di darmi dei consigli di carattere personale, lui che aveva fatto mille sciocchezze. Ma erano buoni consigli, sempre sincerti. Di quelli che bisognerebbe seguire.

Ogni tanto veniva a trovarmi coi vestiti sporchi del muratore. Tirava fuori due banconote spiegazzate e mi diceva che, al momento, era quello che poteva. Qualche volta ci siamo presi un aperitivo insieme.

Mi ci ero molto affezionato, si’.

Ci lascia a 47 anni. Stamattina, la camera ardente era deserta, piangeva soltanto sua moglie.

Mi manchera’.

3 comments on this post.
  1. MF:

    Lo sai, è per cose come queste che ti stimo. Certo, sarai bravo, sicuramente sarai competente, ma è con cose come queste che hai attirato la mia stima (logora e spiegazzata anche questa), non con le altre…

  2. Minotti:

    Ti ringrazio, ti so sincero, ma devo dire che, anche l’ultima volta, al Premio Bonta’ sono arrivato ultimissimo.

  3. MF:

    Quello perchè comunque sia hai la sfortuna di essere avvocato dentro 😉 Ma in mezzo a tutta questa avvocatitudine c’è da sperare 😉

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