Chiudiamo Internet (reprise)

Il titolo non è certo un’orginalità, mi scuserete.

C’è, però, che è la conseguenza inevitabile, a suo modo logica, della campagna di controllo di Internet che da tempo sta nelle priorità di alcuni con la complicità, consapevole o meno, dei media ignoranti, comunque colpevoli di disinformazione.

Girano dei torrent per scaricare immagini di autopsie eseguite su cadaveri di bambini. La colpa è di The Pirate Bay. Fate pure una gugolata, troverete mille articoli. Si dice apertamente (e in modo assolutamente falso) che il sito “ha reso disponibili online” queste immagini. Ma siamo impazziti?

Forse perché si avvicina l’udienza di riesame? A pensar male…

Comunque, a questo punto, chiudiamo Internet, che è meglio.

  1. Vittorio:

    Senza alcun dubbio girano in rete video allucinanti (giorni fa mi sono imbattuto in alcuni fotogrammi di un coglione, scusate il termine, che stava riprendendo un gatto al quale ha dato fuoco cospargendolo di benzina…se ci ripenso sto male ancora adesso), tuttavia sono restio a punire chi offre, incosapevolmente, lo spazio web.
    In compenso darei una pesante, ma PESANTE, batosta a chi li gira e, in proporzione, a chi condivide certe efferatezze (soprattutto se coinvolgono animali e bambini REALI).

  2. Daniele:

    Certamente, Vittorio (a proposito, benritrovato anche qui). Hai fatto bene a precisare anche perché corrisponde esattamente al mio pensiero.

  3. Gianni:

    Faccio timidamente notare che chi ha “uppato” i file in oggetto non ha violato nessuna norma locale.
    Infatti tale materiale è considerato di pubblico dominio a meno che non vi sia un’esplicita segretazione da parte degli organi competenti.

    Quindi in soldoni: la colpa è degli organi di giustizia che non hanno segretato le immagini.

  4. Daniele:

    Gianni, anche non timidamente. Anche tu hai fatto notare una cosa sacrosanta. I commenti servono anche a correggere il tiro del blogger che, comunque, era orientato ad altri livelli. Non superiori o inferiori, soltanto diversi.

  5. lorenzodes:

    Daniele, in Italia sarebbe stato reato? 🙂

  6. stefano:

    Volevo scrivere delle contraddizioni e di una certa malafede dell’informazione, specialmente televisiva, che quanto a morti e sangue esposti ha poco da invidiare anche alle “prodezze” dei vari folli che circolano in rete. Beh, perlomeno questi ultimi devo andarli a cercare, e posso farlo o non farlo, e comunque quando voglio io, il tg è ammesso in fascia protetta… comunque mi sento troppo ingenuo e un pochetto troppo retorico, per cui perlomeno sulla malafede mi zittisco 🙂

  7. Daniele:

    @ Lorenzo
    Ad occhio, un po’ spento, vista l’ora, ti dico proprio di no 😉

  8. Diego:

    uhm…non ricade sotto il 407 e seguenti perchè ci vuole la manipolazione fisica (vilipendio, uso illegittimo ecc.) del cadavere e non ricade sotto il 600-ter perchè non è dimostrabile la destinazione pornografica, giusto? Stante il divieto di analogia in malam partem….però quell’ “altrimenti adopera” del 413, non potrebbe essere uno spiraglio per la punibilità?

  9. Anonimo:

    @Daniele

    ok, preciso: se quelle stesse immagini fossero pubblicate in un forum o su un blog Italian-, sarebbe reato? 😉

  10. lorenzodes:

    ah, quello di sopra sono io.

  11. Daniele:

    @ Diego
    Questo mi sembra un *adopera* dell’immagine, non del corpo in se’ (se e’ quello che intendiamo tutelato). O no?
    @ Lorenzo
    Confermo, dunque, con Diego che reato, in Italia, non dovrebbe esserci.

  12. lorenzodes:

    @Daniele,
    coi tempi che corrono, se quelle immagini fossero pubblicate oggi su un blog italiano, secondo te non verrebbe invocato, per chiuderlo, l’art. 528 c.p. così come richiamato dall’art. 15 della legge sulla stampa? Come percorso logico(?) non sarebbe molto diverso da quanto abbiamo letto relativamente al Caso Ruta.

  13. Daniele:

    Certo, su questo hai ragione, come sempre.
    Resta il fatto, secondo me, che quelle immagini possono essere, eventualmente, raccapriccianti e non oscene, anche stiracchiando, non poco, la lingua italiana.

  14. lorenzodes:

    @Daniele,
    concordo con te, ma la legge sulla stampa, all’art. 15, punisce proprio quelle:

    “15. Pubblicazioni a contenuto impressionante o raccapricciante.
    Le disposizioni dell’art. 528 del Codice penale si applicano anche nel caso di stampati i quali
    descrivano o illustrino, con particolari impressionanti o raccapriccianti, avvenimenti realmente
    verificatisi o anche soltanto immaginari, in modo da poter turbare il comune sentimento della morale o l’ordine familiare o da poter provocare il diffondersi di suicidi o delitti”

    Il linguaggio usato dal legislatore oggi può far sorridere, ma si tratta di norma applicata in casi anche recenti.

  15. Daniele:

    Lo stampato… Sbaglio? E, malgrado Modica, anche la mancata estensione all’art. 15 da parte della 62/2001.

  16. lorenzodes: