Wi-fi libero ad insaputa dei politici – Updated

Ieri ho scritto una cosa per Giornalettismo a proposito della liberalizzazione del wi-fi già liberalizzato a fine 2010 e Zanonato non lo sapeva.

Più tardi, un amico mi ha invitato a leggere Vito Crimi, su Facebook, il quale rivendicava come appartenenti a M5S molte delle novità introdotte con il “decreto Fare”: pure il wi-fi libero, ovviamente.

Update di poco dopo. Su La Stampa la Regione Piemonte si vanta di aver precorso i tempi: “In veste di pioniere, con legge regionale 5/2011, nota come “del WiFi libero”, il Piemonte riconosceva infatti l’accesso alla rete come diritto di cittadinanza, obbligando la Regione ad aprire in ogni sua sede territoriale un hotspot libero e senza autenticazione”.

Quindi, tra le altre cose secondo l’articolista una legge regionale basterebbe a far venire meno un obbligo (quello dell’identificazione, comunque venuto meno da tempo) discendente da una legge statale. Bah…

  1. roberto:

    Ho letto che nel decreto del fare (che bel nome..) è stato anche eliminato l’assurdo obbligo dell’installazione dei dispositivi ADSL da parte di aziende iscritte ad un albo: Ho letto castronerie?

  2. Daniele Minotti:

    No, direi proprio di no perche’ quello che ha detto il Ministro non ha proprio senso.
    Guido Scorza dice di aver letto una bozza, mi fido anche perche’ ha un senso. E dice proprio quello (oltre ad una precisazione sul significato di fornitore).