Phishing: quando la banca deve pagare

La banca (nella fattispecie le Poste Italiane) deve garantire l’accesso ai conti online esclusivamente ai soggetti autorizzati.
In caso di utilizzo di credenziali carpite mediante phishing, dunque, deve rimborsare il correntista.
E’ questo, in estrema sintesi, l’orientamento del Tribunale di Palermo in una decisione, resa in sede civile, pubblicata da Diritto e Processo.
ineccepibile, a mio parere.

Posted in Reati informatici, Sentenze e sentenzine, Sicurezza informatica and tagged .

8 Responses to Phishing: quando la banca deve pagare

  1. .mau. says:

    mah, mi sembra un po’ azzardato.
    A questo punto se io dessi a qualcuno la chiave della mia cassetta di sicurezza (che non ho) la banca dovrebbe sincerarsi che sono effettivamente io?

  2. herr doktor says:

    appunto … giuridicamente l’obbligo di adottare misure di sicurezza (e di rispondere delle conseguenze) è anche a carico del privato …

  3. herr doktor says:

    @mau: per la cassatta la banca deve farlo effettivamente, ma lì ne ha la possibilità perchè non è la chiave lo strumento di autenticazione

  4. lorenzodes says:

    Non la condivido. Il richiamo all’art. 15 del Codice Privacy è pretestuoso (non è il trattamento dei dati operato da Poste ad aver causato il danno, manca il nesso di causalità) e ha come unico scopo quello di tirar fuori dal cilindro l’art. 2050 c.c. per imputare a Poste, a titolo di responsabilità oggettiva, le conseguenze di un comportamento negligente del titolare del conto corrente.

    E’ diventato ormai frequente per i giudici decidere una causa non in base al diritto, ma in base a valutazioni di carattere extragiuridico: Poste ha un sacco di soldi, il correntista no, quindi Poste risarcisca il correntista.

  5. roberto says:

    A quando il rimborso di un bancomat con il pin rubato?

  6. Pingback: Phishing: quando la banca deve pagare | Notizie giuridiche dalla Rete

  7. Pingback: Mercatino Musicale / Poste. Truffe-phising del Sig. Gianni Manca… « Neuga’s blog

Rispondi a herr doktor Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *