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Avvocati: astensione 15 > 23 marzo 2012 e altro

Questo blog sta diventando il bollettino di guerra dell’avvocatura. Pace.
Due cose due.
La prima come da oggetto: nuovo “sciopero” (astensione dalle udienze) degli avvocati dal 15 al 23 marzo 2012. Le delibere di Assemblea e Giunta OUA. Contro le liberalizzazioni selvagge e la rottamazione della Giustizia.
L'”altro” sempre dell’oggetto è, invece, una cosa più particolare, della mia zona. Vogliono sopprimere il tribunale di Chiavari per risparmiare (sic) e accorparlo a Genova o a La Spezia ovvero ad entrambi splittando il territorio attualmente servito.
Al di là dei nostri interessi di operatori del diritto, credo che la la cosa andrebbe a colpire tutta l’utenza, addirittura tutta la cittadinanza. C’è anche un sito. Un po’ di solidarietà non ci dispiacerebbe.
Peraltro, la cosa non riguarda soltanto Chiavari, ma molte altre realtà simili, di “provincia” , ma, comunque, da preservare, specie se il Governo non si è neppure degnato di giustificarsi con uno studio economico che giustifiche una scelta così scellerata.

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A volte ritornano 2

Come molti sapranno, il Governo, con un decreto-legge, ha cancellato le tariffe professionali, quindi anche quelle degli avvocati. La liberalizzazione…
Ma questi professori – dei veri geni – non si sono accorti che quella cancellazione secca ha fatto scomparire il riferimento per la liquidazione delle spese che seguono la soccombenza in una causa.
Detto altrimenti, il giudice, nel liquidare le spese legali, non ha più alcuna guida.
C’è chi ha già sollevato la questione di legittimità costituzionale e chi, la Collega On. Cinzia Capano, ha presentato un’interrogazione parlamentare proprio al Guardasigilli Severino.
La risposta? Geniale

L’articolo 2233 del codice civile stabilisce, infatti, che il compenso, se non è convenuto dalle parti e non può essere determinato secondo le tariffe:
a) viene determinato in base agli usi;
b) in mancanza di usi è determinato dal giudice – sentito il parere dell’associazione professionale a cui il professionista appartiene – in misura adeguata all’importanza dell’opera e al decoro della professione.
In base a tali disposizioni, si potrebbe quindi formare, in ambito nazionale, un uso normativo fondato sulla spontanea applicazione dei criteri di liquidazione del compenso già previsti dalletariffe abrogate, nella convinzione della loro persistente vincolatività fino a quando non saranno adottati i decreti ministeriali previsti dall’articolo 9, comma 2, del decreto-legge.

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