Neologismi, soliti problemi

Qualcuno lo ha chiamato vademecum della nuova legge sul femminicidio (dopo la conversione del decreto-legge), ma, in realtà, si tratta di un documento nettamente critico, non meramente esplicativo.
Proviene dall’Ufficio massimario della Corte di Cassazione e, in effetti, viviseziona un testo non sempre chiaro e rigoroso come dovrebbe.
Le nuove norme prevedono anche un’aggravante al reato di frode informatica. Da parte mia, non amo espressioni come “furto d’identità”, “identità digitale” e simili anche perché non potendosi innestare su un certo sostrato, linguistico e giuridico, non possono entrare a far parte della nostra cultura.
Ma tant’è che le espressioni d’oltreoceano  sono sempre tanto suggestive…

P.S.: Curioso che una definizione di “furto d’identità” in realtà spunta miracolosamente fuori.

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