Sbatti l’inquilino in prima pagina

Malgrado in questi giorni l’opinione pubblica sia giustamente più preoccupata per le vere e proprie civili nel Nordafrica (e non solo), si parla ancora un po’ della nuova “affittopoli” milanese.

Alcuni personaggi, magari “pizzicati” a pagare affitti più che calmierati, non hanno gradito la pubblicazione dei loro nomi invocando un presunto diritto alla privacy, che riempie sempre la bocca.

In realtà, sia l’Ospedale Maggiore Policlinico che il Pio Albergo Trivulzio avevano interrogato il Garante circa la diffusione dei nomi degli affittuari.

La risposta è riassunta in un comunicato stampa dello stesso Garante: “Le norme sulla protezione dei dati personali non pongono ostacoli alla conoscenza dei nominativi degli affittuari degli immobili di proprietà di enti pubblici da parte dei consiglieri comunali, provinciali e regionali, laddove la richiesta sia utile per l’espletamento del loro mandato”.

E, comunque, i media devono sempre valutare “che esse [le informazioni] siano pertinenti e non eccedenti, e comunque non lesive della dignità delle persone interessate”.

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