I conti della serva (e qualche riflessione)

Gilioli via Mantellini. Ho aspettato un attimo a riprendere la cosa, speravo vi fossero sviluppi, invece no…
Insomma, pare che la notizia “un ubriaco o fatto su due” nel veronese fosse una patacca. Vediamo le cifre corrette accertate da quelli de L’espresso: 576 fermati, di questi 80 ritenuti “sospetti” e, dunque, da sottoporre a test, 37 positivi. Quindi, gli “irregolari” scendono ben sotto il 10% dei fermati (ed è questo il dato che interessa).
Ma andiamo oltre dicendo qualcosa che non tutti sanno.
I “sospetti” sono coloro che presentano una certa sintomatologia: alito vinoso, difficoltà della favella, difficoltà nel camminare, ecc.
Il problema è che, malgrado alcune recenti riforme, per la legge (come letta dalla giurisprudenza), basta ancora questa sintomatologia, questi riscontri obiettivi non essenso, di fatto, obbligatorio procedere ai test (che, pure, in quell’occasione hanno coscenziosamente fatto).
Il che significa che si ha oltre il 50% di possibilità di essere ingiustamente accusati di guida in stato di ebbrezza (i rimanenti sono storditi di loro).
Ultimamente, le leggi si fanno sempre per colpire i “cattivi” (che è anche giusto), mai per tutelare i “buoni” (che sarebbe altrettanto giusto).

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3 Responses to I conti della serva (e qualche riflessione)

  1. .mau. says:

    capisco il punto di vista del leguleio :-P, ma io leggo la cosa diversamente: nell’85% dei casi si è deciso di non fare indagini.

  2. Grazie per la segnalazione!
    Ci pensavo proprio ieri: da qualche tempo tutti gli incidenti stradali sono causati da automobilisti sotto l’effetto di alcol e/o effetti stupefacenti. Sembra che incidenti per colpi di sonno e distrazione (un tempo assai frequenti) non capitino più … 🙂

  3. etienne64 says:

    Tanti anni fa, un Tizio fece un brutto incidente e, siccome non era legato, andò a sbattere sul volante fracasssandosi tutti i denti anteriori.
    Siccome, pel resto, non era granché ben messo, quando arrivò l’ambulanza lo distesero su una barella e, per prima cosa, usarono energiche quantità di disinfettante, dal noto odore vagamente alcolico.
    In quel mentre arriva la stradale che verifica con verbale fidefacente che:
    a) il prevenuto non si reggeva in piedi
    b) aveva la favella impastata
    c) emanava uno spiccato odore alcoolico (la puzza di disinfettante)
    Inevitabile, la traduzione al giusto processo in vista della giusta condanna che, purtroppo, complice un giudice dissenatamente buonista, non fu inflitta.

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