No al bollino anche per il software (e molto di più)

Ennesima sentenza in tema di contrassegno SIAE, post Schwibbert (quasi non se ne può più, ma serve anche per SIAE che continua a dire pretendere soldi contro la legge perché, sino a nuovo ordine, il contrassegno è fuorilegge) .

Il sunto:

– assoluzione anche per alcune condotte relative al software (non soltanto per gli audiovisivi);

– assoluzione “perché il fatto non è previsto dalla legge come reato”;

– revocabilità (i.e. cancellazione) delle condanne patite per quei fatti.

  1. Guy:

    OFF Topic – Scusate.

    Daniele, tu sei un penalista, e anche se ti dedichi soprattutto alle nuove tecnologie, sarai sicuramente informato della modifica all’art.283 CP, recentemente portata alla ribalta dal blog di Grillo.
    Sapresti spiegare ai profani quale e’ la ratio della modifica legislativa? Non pensi che meriti un commento questa notizia?

  2. . .:

    Bene così, a me però questo punto:

    “ha infatti correttamente e logicamente risposto la corte di merito ritenendo che già l’analisi dei militari della Guardia di Finanza che avevano proceduto al sequestro era sufficiente per l’accertamento della abusiva duplicazione”

    sembra pericoloso assai…

  3. Daniele:

    Temo sia il risultato della tesi prevalente che, per le ipotesi dove il bollino non c’entra, comunque esso ha valenza indiziaria. Che mi sembra fatto molto criticabile e opinato, per quello che mi risulta, soltanto da una diversa pronuncia
    http://www.penale.it/page.asp?mode=1&IDPag=631

  4. . .:

    Siamo d’accordo sulla valenza indiziaria: testi stupida prim’ancora che illegittima (il supporto non bollinato dovrebbe presumersi contenente materiale libero).

    Il punto, però, è che la Cassazione legittima l’omesso accertamento (in dibattimento!) di un -anzi DEL- elemento essenziale del reato, cioè l’abusiva riproduzione!
    L’idea è che bollino o non bollino ogni cd-r, per il solo fatto di essere “-r”, diventi automaticamente “pirata”…

  5. Daniele:

    Certo, malgrado la sentenza sia un po’ sbrigativa sul punto, bisognerebbe vedere cosa e’ successo nel merito.
    Tra l’altro, la sentenza dice, pur implictamente, una cosa molto importante: che i videogiochi (anche non per computer tradizionale) sono software. Che e’ cosa per nulla scontata (anche se sacrosanta).
    Mi permetto un’autocitazione
    http://www.cyberlex.it/giurisprudenza.php?ide=10

  6. Mah:

    Tempi duri per la siae:

    Mazzate:
    http://punto-informatico.it/2414029/PI/News/siae-partono-rimborsi-bollini-non-dovuti.aspx

    E ri-mazzate:
    http://www.codacons.it/articolo.asp?idInfo=107041

  7. Daniele:

    I produttori non sono mai stati favorevoli al bollino sebbene, *teoricamente*, lo stesso venga presentato come elemento di originalita’.
    Pertanto, non mi stupisco delle considerazioni di Mazza (sono soltanto un altro colpo alla bestia morente). Lo trovo, pero’, un po’ incoerente.