Tecnologia: cosa pensano (e promettono) i politici – II puntata

Punto Informatico continua con la pubblicazione delle risposte date da i nostri politici (purtroppo, soltanto tre) in tema di tecnologia (e diritti).
Continuo anch’io ripartendo da un mio precedente post.
Primo tema: Internet sequestrata – Filtri anti-gambling
Premessina. A mio parere c’è un problema di base. Sarà che io non amo particolarmente il gioco d’azzardo (lo vieterei per motivi etici e non solo), ma il monopolio statale della cosa è una vera vergogna. Proprio per motivi etici e non solo. Parimenti, dovrebbe, allora, esistere una AAMS della prostituzione. Detto ciò, andiamo ai “risponditori”.
Di Pietro – La sua risposta mi piace perché non gli piace il protezionismo e, invece, guarda ad una concertazione almeno comunitaria. Verrà da un piccolo paese molisano, ma ha idee molto meno provinciali di tanti metropolitani.
Gasparri – Appare decisamente più rigido (dovrebbe essere meno “politico”, come detto in precedenza). Sia sulle ragioni di Stato che sull’apertura a concertazioni comunitarie. Non mi è piaciuto, sul punto.
Grillini – Continua a stupirmi positivamente per la sua competenza tecnica o per la scelta del ghost writer 😉 Ad ogni modo, non mi sembra che l’argomento della facile (anche se non per tutti) aggirabilità (in parte utilizzato anche da Gasparri) sia vincente perché la debolezza della giustificabilità dei filtri non sta nell’inefficacia degli stessi. I problemi sono altri, ad esempio il filtraggio di siti “innocenti” e, comunque, quello della “censura”.
Secondo tema: Internet sequestrata – censure di siti pedofili (e non…)
Sono contento perché è Punto Informatico ha proposto il confronto con un mio articolo. Il fatto è che, sul punto, i politici non hanno risposto. E non sono perplesso perché, di fatto, non mi hanno filato. Probabilmente, non competeva loro, ma l’oscuramento del sito col gioco “Pretofilia” è stato un vero abuso al di fuori del diritto. La questione dell’Orgoglio pedofilo è un po’ diversa, ma non troppo se guardiamo ai principi.
Gasparri – Non centra il punto. Non si discute sulla lotta alla pedofilia, il fatto è che non si può censurare chi pedofilo non è o chi, forse ai limiti, esprime determinate idee.
Grillini – Non a sproposito menziona la libertà di espressione. Basta questo ed è perfetto, anche quando fa il distinguo sull’apologia di reato.
Di Pietro – La precisazione che la Rete è come il mondo “reale” potrebbe sembrare inutile, ma sta bene ricordarlo. Per il resto, mi sembra che emergano sempre i suoi trascorsi da inquisitore.
Terzo tema: La banda larga è un diritto universale?
Gasparri, Grillini, Di Pietro – Metto tutti insieme perché la risposta era scontata. Con un segno + per Grillini che dimostra di conoscere meglio l’argomento anche nelle sue implicazioni sociali e un segno – per Di Pietro in quanto pensa alla banda larga soltanto per professionisti, imprese e Pubblica Amministrazione. Dimenticando tutti gli altri cittadini, il loro diritto alla cultura.

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2 Responses to Tecnologia: cosa pensano (e promettono) i politici – II puntata

  1. .mau. says:

    Grillini me lo ricordo nel 2000 quando ho fatto una tavola rotonda come Diretur della Naming Authority. Presumo che le cose le sappia di suo, insomma.

  2. Daniele says:

    Beh, in tal caso i complimenti sono ancora piu’ sinceri.

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